Odo il tuo riso spensierato

Odo il tuo riso spensierato
tra i fichidindia e le cicale
e s’empie l’animo di pace
al sussurrar della tua voce.

Trascorrerei infinite ore
in silenzio senza parlare
a ritmare il nostro respiro
con le frante onde del mare.

E rivelano quei barlumi
delle candele consumate
degli occhi tuoi l’intensa luce
dov’io mi perdo estasiato.

(Salvatore Castrianni, “Memorie proibite”, 20013)

 

 

4 risposte a "Odo il tuo riso spensierato"

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  1. Complimenti per il linguaggio raffinato che usi, proprio della vera poesia. Con i manifesti dell’anti-poesia, si è persa quella ricchezza di linguaggio, che, come diceva chi ha commentato prima di me, porta alla musicalità del componimento. Continua così!

    1. Ti ringrazio per le tue parole. Io sono convinto che la poesia abbia degli strumenti propri che la distinguono dalle altre forme di scrittura. Ovviamente non giudico chi compie scelte stilistiche differenti, semplicemente non mi appartengono.

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