Ho ritrovato il gioco del quindici,
l’azzurra plastica della cornice,
quelle tessere rosa che le mie
mani bambine leste scorrevano
per capire la dorata logica
dei numeri dall’uso scoloriti.
Era il martedì di Pentecoste
e, mentre il paese era in festa,
illuminava la gioia i miei
occhi piccini. “Grazie, nonna!” dissi
e la mano sempre pronta a donare
infinite volte mi carezzava.
Ora che più non ci sei, a giocare
riprovo, ma fatica quell’incastro
tra le mie dita ormai adulte
e vorrei che semplice tornasse
la vita al tuo fianco seduto,
quando lieti trascorrevano i giorni.
Ora il gioco è solo un rompicapo.
(Salvatore Castrianni, “Memorie Proibite” 2013)
che delicata emozione……
Grazie, Giovanna!