Di quest’onda scoppiata (G. Cacciatore)

Di quest’onda scoppiata
Tu sei la tenerezza;
Di un giglio appassito
Ancora la sua bellezza che si spande.
Di una crepa del muro
La salvezza di una creatura che ripugna
Alla stessa Natura;
Il battere della pioggia sull’asfalto che si lava e la paura che il Seveso trasbordi e
L’ansia che l’aereo non voli:
Tu sei il mio battito di ali.
Quando rotolo senza guida
Quando immagino senza limiti
Quando genero azioni insulse:
Tu ridi
Mi riconduci ai lidi della pace e dell’inconsueto
Mi avverti a gran voce
Mi baci
E mi salvi ogni volta.

(Giuseppina Cacciatore, Maggio 2020)

Distacco (Lalla Romano)

Soffre il fiore strappato dal cespo?
Forse dolgono i gambi recisi,
più non guarda beata nel sole,
stanca piega la bella corona.

Ed a me non è ignoto quel male;
anch’io so come duole ogni vena,
quando i polsi tremanti ho staccato
che il tuo collo cingevano, amato.

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