Di quest’onda scoppiata
Tu sei la tenerezza;
Di un giglio appassito
Ancora la sua bellezza che si spande.
Di una crepa del muro
La salvezza di una creatura che ripugna
Alla stessa Natura;
Il battere della pioggia sull’asfalto che si lava e la paura che il Seveso trasbordi e
L’ansia che l’aereo non voli:
Tu sei il mio battito di ali.
Quando rotolo senza guida
Quando immagino senza limiti
Quando genero azioni insulse:
Tu ridi
Mi riconduci ai lidi della pace e dell’inconsueto
Mi avverti a gran voce
Mi baci
E mi salvi ogni volta.
(Giuseppina Cacciatore, Maggio 2020)