Si stravolge la storia:
la madre che il figlio
mesta seppellisce.
E vederti andare via,
figlio mio, in quella scatola bianca
che il tuo domani custodisce,
è uno strazio immane.
Angelo mio, sepolto due volte,
il tuo futuro è passato
e, sotto le gravi macerie,
la tua innocenza sorride.
Un goccio ancora il mio viso
solca, nel ricordo degli occhi tuoi,
l’unica cosa che di te mi resta.
—
31 ottobre 2002 – San Giuliano di Puglia
(Salvatore Castrianni, Ladro di emozioni, 2006)
E’ con autentico piacere che entro nel tuo blog, un luogo a cui tornare in seguito per trovare nei tuoi versi segni di appartenenza. Ti rinnovo qui, la mia stima e ammirazione e l’augurio che la tua voce possa essere ascoltata ovunque ci siano amanti della Poesia.
Ti ringrazio, cara Stefania!
Mi hai commossa. Ricordo bene quei giorni tristi e li hai saputi rendere in maniera vivida nei tuoi versi. Hai talento!
Grazie per le tue parole e per il tuo giudizio!
Questa è una delle poesie scritte di getto e mai più ritoccata.