Terra antica d’agavi e fichi,
terra mia cara che ardi e avvampi,
ti scopro ancor incantevole,
a ogni recondito tuo angolo
sento che non ti conosco.
Terra di ginestre e canneti,
terra mia cullata dal mare,
i tuoi monti toccano il cielo
e mi perdo nella tua storia,
che il vile presente confonde.
(Salvatore Castrianni, “Memorie proibite”, 2013)
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