Quattro anni fa a Milano si spegneva la grande poetessa Alda Merini, verso la quale nutro un grave debito letterario.
La sua è stata una poesia di divergenza di dolore, passione sensuale e mistica, ascesi dell’anima e gabbia della mente.
Mi spiace solo che i più la conoscano per qualche apparizione in televisione o, quando parlano di lei, la identifichino come “la pazza della porta accanto”, mentre Alda Merini era soltanto un astro splendente.
Nella sua geniale follia poetica, si è imposta nel panorama letterario del secondo Novecento, senza mai risultare banale.
La grande Signora scriveva “Più mi lasciano sola più splendo“.
Adesso scintilli ineguagliata nel cielo della nostra letteratura.
La terra ti sia lieve.
PS. Vi consiglio il sito ufficiale delle figlie per ricordare l’immensa Alda Merini.
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