Intrighi e scandali in Vaticano. L’ordine cattolico decaduto” interessantissimo libro sull’abitudine della Chiesa quando ha avuto a che fare con i preti pedofili, edito da Newton & Compton Editori e scritto da Karen Liebreich.
L’Ordine delle Scuole Pie fu abolito per volere papale nel 1646, senza un apparente motivo e quasi improvvisamente. Fino all’apertura dell’Archivio Segreto del Vaticano nel 1998 i documenti relativi alla questione non erano disponibili e l’evento rimaneva un mistero, tanto più che il fondatore dell’ordine, José de Calasanz, è stato nominato santo e patrono delle scuole cattoliche nel mondo. Attraverso la consultazione di documenti riservati si è scoperto che proprio tra le fila di coloro che erano preposti all’istruzione dei giovani vi furono casi di pedofilia, tacitati dalle alte sfere. Solo quando le proteste aumentarono e lo scandalo divenne pubblico, si ricorse, con la riservatezza necessaria a salvare la reputazione, all’abolizione.
In questo libro, Karen Liebreich ripercorre la storia dell’ordine degli Scolopi, fondato da un sacerdote aragonese, Giuseppe Calasanzio, nel 1597. Successivamente, nel 1617, la Chiesa l’approvò come Congregazione e nel 1622 è stato riconosciuto dalla Chiesa come Ordine dei Chierici Regolari Poveri della Madre di Dio delle Scuole Pie.
Al Calasanzio si deve, quindi, la fondazione dell’ordine e di tutte le scuole gratuite destinate alla povera gente (ma non solo) in Italia e in tutta Europa. Lo spirito iniziale palesava un forte desiderio del fondatore affinché si potesse garantire un’istruzione di base gratuita a quelle persone che non avrebbero mai potuto apprendere in alcun modo nozioni basilari. Gli appartenenti all’ordine dovevano essere ben istruiti, di statura non bassa e dovevano vivere in povertà, castità e obbedienza.
Ben presto, però, l’ordine degli scolopi viene coinvolto in una serie di scandali sessuali molto gravi. L’onta della pedofilia si abbatte sull’ordine. A questo punto, tornano alla memoria di qualunque lettore alcuni episodi della cronaca dei nostri giorni e il parallelo non può non saltare all’occhio. Così come fecero Wojtyla e Ratzinger, Calasanzio ignorò e cerco di insabbiare gli scandali di pedofilia, che videro coinvolti i suoi fratelli scolopi. A volte lo fece perché ricattato dalle famiglie nobili dei pedofili stessi, altre volte per non destare pubblico scandalo. Così, allo stesso modo di Giovanni Paolo II e dell’allora prefetto Ratzinger, si limitò a spostare e promuovere i pedofili, fino a offrire loro una promozione.
Una pagina di storia assai triste e spesso ignorata, che vale la pena di riscoprire, per comprendere meglio il passato e prendere le distanze dai cattivi costumi del presente.
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