Alcune solitudini invisibili

Alcune solitudini invisibili
non sono contemplate dalle parole,
dalle opinioni e dai discorsi,
che nel nulla molesti turbinano
e solo i silenzi restituiscono
dignità all’ansia di sperare.

(Salvatore Castrianni, 2015)

 

 

Quando sarò solo un ricordo

Quando sarò solo un ricordo
confuso nella tua memoria
quando qualcun altro prenderà
il mio posto nei tuoi pensieri
capirai che non è eterno l’amore
ma soltanto il grido di un’anima
che cerca la sua dimensione di vita.

(Salvatore Castrianni, “Memorie Proibite”, 2013)

 

Nella notte che geme il tuo patire (Alda Merini)

Nella notte che geme il tuo patire
irto di inganni e che dannata cresce
questa stanca paura di dormire
che mi abbaglia pure l’avvenire
che tarda invece.

Così su questa grazia malaccorta
di gemme che mi fa a volte paura
la tua possanza pur raccolta e pura
si gemma di prudenza.

Potessi amore mio di te far senza
mentre che mi aggroviglio alle distanze
ferma come se fossi il mio destino cieco
trovo in te che sei divino
l’ansia di questo fervido divieto,

O tu possente mia carezza e vento
dimmi che sento ancora la violenza
di un sussulto profondo e magistrale
dimmi amore che non sei il mio maestrale
ma solo vento.

Alda Merini
da Vuoto d’amore, © 1991 Giulio Einaudi Editore SpA, Torino

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Non chiederci la parola (E. Montale)

Non chiederci la parola che squadri da ogni lato
l’animo nostro informe, e a lettere di fuoco
lo dichiari e risplenda come un croco
Perduto in mezzo a un polveroso prato.

Ah l’uomo che se ne va sicuro,
agli altri ed a se stesso amico,
e l’ombra sua non cura che la canicola
stampa sopra uno scalcinato muro!

Non domandarci la formula che mondi possa aprirti
sì qualche storta sillaba e secca come un ramo.
Codesto solo oggi possiamo dirti,
ciò che non siamo, ciò che non vogliamo.

(Eugenio Montale, Ossi di seppia) Continua a leggere “Non chiederci la parola (E. Montale)”

Gli inguini (Alda Merini)

Gli inguini sono la forza dell’anima,
tacita, oscura,
un germoglio di foglie
da cui esce il seme del vivere.
Gli inguini sono tormento,
sono poesia e paranoia,
delirio di uomini.
Perdersi nella giungla dei sensi,
asfaltare l’anima di veleno,
ma dagli inguini può germogliare Dio
e sant’Agostino e Abelardo,
allora il miscuglio delle voci
scenderà fino alle nostre carni
a strapparci il gemito oscuro
delle nascite ultraterrestri.

(Alda Merini,  “La terra santa”) Continua a leggere “Gli inguini (Alda Merini)”

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