Quando non si chiamano le cose con il proprio nome, si crea confusione. E la confusione è come un uragano che pian piano si autoalimenta, diventando poi devastante.
Molti si sono accorti solo ora che il vento è cambiato. Oggi che gli alberi sono stati sradicati, che il raccolto nei campi è stato decimato. E, quando noi indicavamo la tromba d’aria all’orizzonte ed evidenziavamo l’insufficienza delle strutture che avrebbero dovuto proteggere la casa, venivamo scherniti con epiteti ornitologici e liquidati con battute sprezzanti degne del peggior teatro di avanspettacolo.
In questi anni, come un mantra hanno ripetuto che destra e sinistra fossero categorie superate, che si potesse essere autosufficienti con un click, che ci si potesse accordare con questo e con quello, che si potesse lavorare su accordi programmatici, puntualmente disattesi poi. Continua a leggere “Pioverà dentro le nostre case scoperchiate”