Alcune solitudini invisibili
non sono contemplate dalle parole,
dalle opinioni e dai discorsi,
che nel nulla molesti turbinano
e solo i silenzi restituiscono
dignità all’ansia di sperare.
(Salvatore Castrianni, 2015)
La Poesia è un tarlo, che divora il nulla e dona libertà.
Alcune solitudini invisibili
non sono contemplate dalle parole,
dalle opinioni e dai discorsi,
che nel nulla molesti turbinano
e solo i silenzi restituiscono
dignità all’ansia di sperare.
(Salvatore Castrianni, 2015)
Non offrirmi parole
che odorano di fumo,
promesse irreali
che all’aria svaniscono.
Donami solo silenzi,
attimi sottratti al suono
e risolvi tra le tue braccia
le inquietudini che vivo.
(Salvatore Castrianni)
Assai spesso avverto
la mia totale incapacità
a contenere l’affetto
quotidiano che mi doni
e mi sento insufficiente
a sillabare le emozioni
che dentro me turbinano.
(Salvatore Castrianni, “Memorie Proibite”, 2013)
È la magia degli incontri fugaci
che mi riempie il cuore d’amore
l’attesa del successivo ritrovo
quando l’attuale non è ancora finito.
E se di questi momenti è fatto
il sentimento che ci accomuna
vorrei che le ore si fermassero
e che infiniti fossero i minuti.
(Salvatore Castrianni, “Memorie Proibite”, 2013)
Quando sarò solo un ricordo
confuso nella tua memoria
quando qualcun altro prenderà
il mio posto nei tuoi pensieri
capirai che non è eterno l’amore
ma soltanto il grido di un’anima
che cerca la sua dimensione di vita.
(Salvatore Castrianni, “Memorie Proibite”, 2013)
Diffido del sempre degli amanti
delle parole sussurrate nel buio
non tremo più se odo la tua voce
recitare gli improperi d’amore
i versi delle passioni scorrere
sui nostri corpi nudi e spossati
eppure vorrei stringerti ancora
e nuovamente giurarti “per sempre”.
(Salvatore Castrianni, “Memorie Proibite”, 2013)
E rimane soltanto il vuoto
parole aride e mute
silenzi che lacerano il petto
ma il mondo continua a girare
e non si accorge che più tu non sei.
(Salvatore Castrianni, 2015)
Odo il tuo riso spensierato
tra i fichidindia e le cicale
e s’empie l’animo di pace
al sussurrar della tua voce.
Trascorrerei infinite ore
in silenzio senza parlare
a ritmare il nostro respiro
con le frante onde del mare.
E rivelano quei barlumi
delle candele consumate
degli occhi tuoi l’intensa luce
dov’io mi perdo estasiato.
(Salvatore Castrianni, “Memorie proibite”, 20013)