Ripercorro con gli occhi 

a E.

Ripercorro con gli occhi 
i tratti della lettera che mi hai lasciato
il giorno in cui sei partito.
E si dileguano le voci degli sciocchi
che si arrovellano sugli inganni di Medea.
E mi tormenta la distanza
di te che non sei idea,
ma sostanza.

(Salvatore Castrianni, 2017) Continua a leggere “Ripercorro con gli occhi “

Eppure ti ho amato

Eppure ti ho amato,
in silenzio,
per paura che il suono
ci destasse dal sogno,
senza dirtelo,
perché il tuo cuore sentisse
le parole taciute.
Eppure ti ho atteso
come si aspettano i giorni di riposo,
come si accoglie un presentimento
che impedisce il sonno di notte.
Eppure ti amo.

(Salvatore Castrianni, 2018)

#BreakSilenceOnAfrin

Gli angeli di Afrin ascendono al cielo,
piove sull’inferno dei miseri il gelo
infuocato che rimbomba muto nel vuoto,
non brillano le stelle nell’oscuro velo
di fumo che consegna la vita all’ignoto,
mentre graziano i piedi in fuga uno stelo
d’erba: una madre stringe il figlio immoto.

(Salvatore Castrianni, 18 marzo 2018)

#BreakSilenceOnAfrin

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Solo tre giorni 

a E.

Ci sono stati concessi solo tre giorni
perché gli anni non ti permettessero
di scoprire i miei spigoli acuminati
le mie infinite debolezze.

Ci sono stati concessi solo tre giorni
perché non possiamo lottare
contro l’eternità che ci divora
contro il tempo che ci irride.

Ci sono stati concessi solo tre giorni
perché il cielo non può perdonare
un amore che è esploso
con il caldo afoso di quel giugno.

(Salvatore Castrianni, 29 ottobre 2017) Continua a leggere “Solo tre giorni “

Avrei voluto regalarti

Avrei voluto regalarti
l’eternità, ma mi hai vissuto
solo il tempo di una stagione
troppo breve per maledire
i ricordi, per coltivare memorie.
E non vivremo la città d’autunno
perché il sole d’estate brucia
gli amori nati acerbi,
perché ci smarriamo subito
tra dubbi e opportunità,
che si prendono gioco di noi,
perché si scordano presto
gli occhi che non si incrociano,
le labbra che non si baciano.

(Salvatore Castrianni, 2017) Continua a leggere “Avrei voluto regalarti”

Non ho mai conosciuto il nome di dio, ma conosco il tuo

a E.

 

Non ho mai conosciuto il nome di dio,
ma conosco il tuo assai meno empio
e non servono angeli o demòni
a esaltarne l’immensità,
a cantarne la dolcezza,
a intonarne il suono antico e celestiale.
Quattro lettere marchiate sul petto
perché quello è l’unico paradiso,
quando il tuo capo vi si poggia.
E altro non oso chiedere
se non quell’attimo eterno.

(Salvatore Castrianni, 2017) Continua a leggere “Non ho mai conosciuto il nome di dio, ma conosco il tuo”

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